Settimana corta alle scuole medie di Marotta: genitori chiamati a pronunciarsi in un sondaggio
Settimana corta alle scuole medie di Marotta, sì oppure no? I genitori interessati sono chiamati in queste ore a rispondere a un sondaggio, per dimostrare interesse o meno alla scelta di ridurre i giorni di scuola per la secondaria di primo grado. Diverse le riunioni già organizzate da parte della scuola e del Comitato genitori, con posizioni diverse tra chi è favorevole e chi è contrario alla soluzione proposta dalla dirigenza scolastica del plesso.
L’Istituto Comprensivo Faà di Bruno di Marotta ha indetto un sondaggio rivolto a 400 famiglie di altrettanti genitori interessati da un eventuale cambio nell’orario scolastico settimanale: c’è tempo dal 16 al 24 novembre, per votare attraverso un modulo di Google al quale bisogna accedere con l’account della scuola del proprio figlio. Saranno invitate a esprimersi, con un voto per ogni alunno, le famiglie attualmente interessate e quelle che lo saranno: oltre ai genitori di prima e seconda media, il sondaggio è rivolto anche alle famiglie degli alunni di quarta e quinta elementare.
La proposta della scuola è quella di ridurre i giorni dagli attuali 6 a 5, allungando l’orario scolastico quotidiano. I ragazzi delle medie entrerebbero alle 7.50 e uscirebbero alle 13.50, con due pause per la merenda: la prima più corta di 10 minuti al termine della seconda ora, mentre la seconda più lunga, di 20 minuti, dopo la quarta ora.
Affinché passi il sì serve che si esprima il 67% dei aventi diritti al voto e che i pareri positivi raggiungano il 70%. Il dibattito ora è aperto, davanti ai cancelli delle scuole, nelle chat di classe e anche sui social, tra chi è favorevole e chi non è favorevole, anche alla modalità scelta per la settimana corta.
Chi propende per il sì sottolinea che:
- in questo modo non solo la scuola potrà avere un grande risparmio in termini di costi, avendo un giorno in meno di lezione a settimana
- i ragazzi avranno più tempo per stare a casa con la famiglia
- i ragazzi avranno più giorni per il recupero psicofisico, raggiungendo due giornate di riposo contro l’unica attuale che è quella della domenica
- si potrebbe articolare meglio la proposta, dando maggiore spazio alle attività di laboratorio
- sarebbe anche utile per favorire una migliore gestione del materiale scolastico con zaini meno pesanti
- la giornata sarebbe articolata in modo tale da accorpare le materie in modo più efficace
- in questo modo si potrà ampliare l’offerta nel territorio comunale, con una scuola di sei giorni nel capoluogo e una di cinque nella città balneare
Chi propende per il no, invece, sostiene che:
- i ragazzi sono già stanchi alla quinta ora, figuriamoci alla sesta
- mancano la mensa e il rientro pomeridiano
- portare due merende non potrebbe essere semplice per le famiglie
- i ragazzi potrebbero avere difficoltà a mantenere gli impegni extrascolastici (pensiamo anche a quelli che usufruiscono del trasporto pubblico)
- cambiare in itinere la modalità di erogazione dell’offerta formativa non è corretto
- si andrebbe verso la perdita di un’ora e un quarto di ore di formazione ogni settimana a causa della seconda merenda
- in caso di adozione della settimana corta nessuna alternativa nel territorio di riferimento tranne lo spostamento in massa all’Istituto Fermi chiaramente non fattibile e comunque occorrerebbe un adeguato servizio di trasporto scolastico da Marotta a Mondolfo con aggravio di costi
- la Dirigente ha parlato di Materie accorpate ( es. 3 materie al giorno ) e meno libri. Ciò causa un maggiore calo di attenzione e chi è assente quel giorno, probabilmente perde le lezioni di una settimana relativamente a quella materia
- il Consiglio d’Istituto avrebbe dovuto fare un sondaggio prima di deliberare a favore della settimana corta e non viceversa
C’è poi chi sarebbe favorevole alla settimana corta, ma non a queste condizioni. Molti genitori, infatti, preferirebbero mantenere l’attuale orario di uscita, magari anticipando quello di ingresso, con uno o due rientri pomeridiani e magari l’attivazione anche di un servizio mensa.
Tra una settimana sapremo cosa hanno scelto le famiglie marottesi interessate, sperando che ogni risultato venga preso solo nell’esclusivo interesse dei ragazzi, pensando al loro benessere e alla possibilità di avere un percorso scolastico sereno.