M3F 2023- “Il diritto di non splendere”: torna a Marotta e Mondolfo il Micro Festival
M³F vuole essere un’azione di valorizzazione ed animazione culturale e sociale del territorio del
Comune di Marotta Mondolfo. Un festival agile, micro per l’appunto, diffuso: che si snoda,
dunque, in diversi momenti ed in diverse location da individuare sul territorio per animare i luoghi
e renderli vivi, attraverso diverse microattività destinati ai piccoli cittadini del futuro.
M³F può e deve essere un contenitore aperto a tutti gli attori territoriali: la progettazione stessa
vuole essere condivisa ed integrata nella ricca realtà culturale già esistente. Il confronto è
arricchimento, il dialogo è conoscenza, la rete uno strumento indispensabile per attivare buone
pratiche territoriali e scoprire risorse inaspettate.
Dopo il successo dello scorso anno, con oltre 1200 presenze registrate, nell’arco delle cinque
serate evento, oltre all’Associazione ChiaroScuro, M3F si arricchisce della collaborazione di Altrove
Cinema Nomade, della Ludoteca Comunale e di Malarupta, di nuove date e di nuovi luoghi da ri-
scoprire.
M3F 2023- “Il diritto di non splendere”
La seconda edizione del Festival vuole riflettere sul senso profondo dell’individuo e della
comunità. Partendo dalla riflessione di Pier Paolo Pasolini, le attività del festival cercheranno di
porre al centro della scena l’esperienza umana in tutta la sua complessa armonia.
Nella società della performance, nella società del benessere, dove tutto è spettacolo,
rappresentazione, forma, e la competizione diviene un valore assoluto è necessario ancora
chiedersi: perché?
Perché è necessario avere un talento? Perché è necessario splendere a tutti i costi? Perché non
basta essere sé stessi?
L’esperienza umana è un’esperienza semplessa (Berthoz), profonda, irripetibile, unica per ogni
essere umano che la esprime.
Ma in un certo senso, la vita, non nasce umana: ha necessità di essere umanizzata (Lacan,
Ricoeur). Ed in ciò interviene la famiglia, la scuola, la società, in una parola la cultura
dell’educazione (Bruner), ovvero la narrazione dell’esperienza umana sedimentata nei secoli.
Siamo esseri in cammino, esseri che abitano un linguaggio che da secoli ci pre-esiste e ci
condiziona irrimediabilmente. Siamo esseri che cercano, con fatica, la propria piena espressione.
La domanda verso cui vogliamo convergere è semplice: è possibile star bene in questa società del
“benessere”?
L’edizione del Festival 2023 vuole essere un momento di condivisione, di riflessione e di
movimento culturale che possa permettere non già di trovare una risposta ma di alimentare la necessità e l’urgenza della domanda, del dubbio, della ricerca costante e continua di un senso propriamente umano al nostro cammino.
Anche quest’anno faremo insieme comunità con i nostri micro-laboratori, storytelling, conferenze,
cinema, giochi, musica e tante altre sorprese!
fare comunità
fare umanità

Altrove Cinema Nomade prende parte a M3F
Con grande entusiasmo Altrove Cinema Nomade prende parte ad M3F. Per la serata a tema
ESSERE, mercoledì 28 giugno, abbiamo immaginato di portare degli spettatori adulti in un altrove
sospeso tra tempo e spazio, tra infinitamente grande come l’immaginario che il cinema sa creare e
il tema del carcere, ovvero del miseramente piccolo, dell’esistenza in costrizione in spazi angusti,
privati della libertà ed esposti alle brutture della società; nell’intento di suggerire una riflessione
sull’essere, tra micro e macro, tra sogni di notorietà e il carcere a vita, porteremo la storia del più
pericoloso detenuto d’Inghilterra noto come Charles Bronson, originalmente Michael Gordon
Peterson, che ha scontato oltre trent’anni in isolamento.
A questa narrazione molto forte, brutale e antinarrativa in senso stretto, contrapporremo una sala
all’aperto fatta di un’installazione che sappiamo essere molto suggestiva: proietteremo sul
cassone di un grande camion-frigo sopra il ponte che in Via del Mare attraversa l’autostrada.
Allestiremo una platea che godrà del cielo stellato con il lungomare sullo sfondo all’orizzonte.
Il film, Bronson di Nicolas Winding Refn è anch’esso sospeso in uno stile metafisico pop-
pirandelliano, dove l’antieroe si racconta dal palco della sua coscienza, arrivando a delle parti che
sembrano dei veri e propri tableaux vivants fatti di violenza e musica leggera. Il regista non ha
nascosto di essersi ispirato ad Alex di Arancia Meccanica per cercare di raccontare l’unico e il solo
personaggio di questa storia vera, che non ha niente a che fare con un documentario o un biopic.
Cercheremo così di allargare il campo d’analisi e di autoanalisi degli spettatori, portandoli a
riflettere sulla società, sul concetto di notorietà, di fascinazione e mitizzazione della
criminalità, nonché sulla propria coscienza civica e morale. Alla fine della proiezione proporremo
alla platea una video-intervista al regista Nicolas Winding Refn.