In 50 a Mondolfo per manifestare contro la chiusura delle Guardie Mediche e chiederne l’immediata riapertura
Sabato 26 marzo, ore 15:00, in Piazza Bartolini (Mondolfo) Il Partito Socialista Italiano Pesaro-Urbino e la Federazione dei Giovani Socialisti Alte Marche sono scesi in piazza a Mondolfo, davanti l’ex ospedale Bartolini, sabato 26 marzo alle 15:00, per protestare contro la chiusura della Guardia Medica e richiederne l’immediata riapertura. Alla manifestazione hanno risposto in gran numero anche i cittadini. Presenti infatti all’appello lanciato dai socialisti oltre 50 persone. Sono scesi in piazza anche dai comuni limitrofi, segno che evidenzia la necessità di riaprire la Guardia Medica non solo per il comune in questione.
Durante la manifestazione, co-organizzata da Riccardo Pozzi, Segretario del PSI Pesaro-Urbino, e Teobaldo Bianchini, Segretario FGS Alte Marche, si sono svolti una serie di interventi, tra cui (oltre agli appena due citati Segretari), quello di Boris Rapa, Segretario PSI Regione Marche, Anteo Bonaccorsi, Segretario PSI Mondolfo e Michael Sommovigo, Segretario FGS Regione Marche
“Abbiamo scelto Mondolfo come luogo per manifestare contro la chiusura delle Guardie Mediche perché lo riteniamo un simbolo del disagio che queste chiusure possano causare ai cittadini. Da Giovani Socialisti la nostra presenza qui è dovuta. Già diritti fondamentali come quello al lavoro e alla cultura stanno venendo sempre meno, con contratti da precariato infinito e tagli esponenziali alla cultura. Non possiamo tollerare che ci sottraggano anche quello alla salute, soprattutto dopo quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni!” ha dichiarato Teobaldo Bianchini, Segretario FGS Alte Marche che ha presentato l’evento per poi lasciare la parola al Segretario del PSI Pesaro-Urbino, Riccardo Pozzi: “Mi fa piacere vedere una risposta così della Piazza, dispiace per l’assenza delle amministrazioni locali per un tema importante come quello della Salute. Non è pensabile pensare di chiudere le Guardie Mediche utilizzare il Pronto Soccorso o il 118 come alternativa, che già di suo soffre e quindi non potrebbe comunque garantire un servizio essenziale nella sua tempestività”
“Le Guardie Mediche sono il primo presidio territoriale della nostra sanità, la prima tutela per i cittadini e sopprimerle significa garantire il diritto alla salute oltre che andare ad intasare il Pronto Soccorso. Non è accettabile questa decisione e invitiamo la giunta regionale ad intervenire immediatamente per ripristinare il servizio e addirittura implementarlo. Dicevano che volevano riaprire gli ospedali, invece chiudono le Guardie Mediche” è il commento di Boris Rapa, Segretario del PSI Regione Marche.
Anteo Bonaccorsi, Segretario del PSI Mondolfo poi aggiunge: “La Guardia Medica in un territorio come il nostro, in cui ci sono due case di riposo e una RSA è fondamentale, oltre che per tutta la cittadinanza, soprattutto per questi cittadini oltremodo fragili.”.
“I diritti sono la base fondante della libertà, e La libertà è un processo che può avanzare o retrocedere, in questo caso i diritti e la libertà stanno retrocedendo” afferma Michael Sommovigo, Segretario FGS Regione Marche.
Una battaglia dunque, quella contro le chiusure delle Guardie Mediche, che il Partito Socialista Italiano di Pesaro Urbino e la Federazione dei Giovani Socialisti Alte Marche sono intenzionati a portare avanti e, la risposta dei cittadini alla manifestazione di sabato, non può che confermare e sostenere l’importanza di portare avanti il tema delle riaperture, perché fondamentale tanto per il territorio, quanto per garantire un diritto fondamentale come quello alla salute.
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